Schede madre in calo negli ultimi trimestri

Il mercato delle schede madre stenta a decollare e, anzi, va in netto calo rispetto il trend positivo degli scorsi anni. Crisi nel settore?

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Stando a quanto viene riportato su DigiTimes, la vendita di schede madre è in calo del 20%/30% nel secondo trimestre di quest’anno rispetto al trimestre precedente. Un dato allarmante per i produttori di schede madre se considerato che il 2015 era già stato un anno negativo per tutto il settore. La situazione sembra cosi preoccupante da spingere i produttori principali e non a rivalutare le loro strategie di mercato.

Asus e Gigabyte, che avevano già visto un ridimensionamento delle vendite del 10% nel 2015, potrebbero subire un ulteriore calo del 5-10% nei prossimi mesi. E loro sono da considerare le realtà più solide al momento. Alcuni produttori taiwanesi e cinesi meno conosciuti stanno direttamente pensando di abbandonare il mercato delle schede madre per immettersi su altri tipi di business. Asus e Gigabyte stanno alla finestra, pronte ad accaparrarsi gli ordinativi di questi produttori minori (più che altro modelli di media-bassa fascia), per aumentare le vendite e contenere il passivo.

Nello specifico, la società cinese Jwele ha già espresso la volontà di abbandonare il mercato delle schede madre. Sempre parlando di società cinesi, Onda ha lasciato intendere di voler concentrarsi su dispositivi 2-in-1, miniPC e monitor LCD. Tra i produttori taiwanesi c’è da registrare il cambio di rotta di Biostar, che ha deciso di passare allo sviluppo di soluzioni embedded, e la decisione di smettere di produrre schede madre a proprio marchio di ECS. Proprio Biostar è una delle società più colpite, registrando infatti -44% di vendite nel 2015, ed è già attorno al -50% di vendite quest’anno.

Benomale tutte le società hanno deciso di ridimensionare il proprio mercato, con poche realtà (tipo Asus) che forti di un capitale contingente, possono decidere di operare diversamente, ma diciamo che quasi tutte hanno deciso di calare le pretese per il 2016 e salvare il salvabile. Asus e Gigabyte sperano di vendere almeno 17 milioni di schede, MSI 4,5 milioni e AsRock almeno 4. Colorful, ECS e Biostar prevedono invece di vendere almeno 1/2 milioni di pezzi a testa.

L’intento generale è quello di svalutare i prezzi per favorirne la vendita. Da cosa è causato questo problema di vendita?

Il mercato PC è molto cambiato negli ultimi anni. Gli acquirenti preferiscono la mobilità alle prestazioni, e sono tantissime le persone che si fiondano sul mercato tablet, smartphone, 2-in-1, all-in-one, notebook/minibook e cosi via, a scapito dei PC desktop. Questo trend ha portato malissimo ai produttori di schede madre (che sono perlopiù tutte per PC Desktop), soprattutto se consideriamo il fatto che il prezzo delle schede madre è lievitato e non di poco. Si prevedono tagli di costo sulle schede madre (almeno per quest’anno), perchè benomale tutte le ditte sono interessate a vendere il più possibile, ma il mercato resterà molto incerto per tutto il 2016.


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